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Votazioni - Referendum 2025

Servizio attivo

Referendum Abrogativi 2025

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Materie del servizio

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A chi è rivolto

Agli elettori, agli elettori fuori sede, agli elettori residenti all'estero

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Descrizione

Cosa prevedono i referendum abrogativi:

  1. Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione;
  2. Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale;
  3. Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termini al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi;
  4. Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: abrogazione;
  5. Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi della residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la concessione della cittadinanza italiana.

 

Introdotta la possibilità di voto per elettrici ed elettori temporaneamente domiciliati fuori dal Comune di residenza per motivi di studio, lavoro o cure mediche.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 27 che introduce la possibilità di voto per cittadine e cittadini temporaneamente domiciliati fuori dal Comune di residenza, in occasione delle consultazioni referendarie relative all’anno 2025, e quindi del referendum dell’8 e 9 giugno.
La misura, già sperimentata per le elezioni europee del 2024, si applica a studenti, lavoratori e persone che si trovano lontano dal proprio comune per motivi di cura.

Chi può votare fuori sede
Secondo il decreto, possono votare nel comune di domicilio i cittadini che:

  • sono residenti in un’altra provincia rispetto a quella del domicilio;
  • sono temporaneamente domiciliati per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni referendarie

Chi può votare all'estero
I cittadini italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’AIRE votano per corrispondenza su trasmissione del plico elettorale da parte del Consolato Italiano all’estero territorialmente competente. Ai sensi della legge n. 459/2001 art. 1 comma 3 ed art. 4 nonché del D.P.R. n. 104/2003 art. 4 il cittadino italiano residente all’estero ed iscritto AIRE può scegliere di votare in ITALIA presso il proprio Comune di iscrizione AIRE ed elettorale comunicando per iscritto la propria scelta al Consolato Italiano all’estero entro il decimo giorno successivo a quello di indizione delle votazioni.

 

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Come fare

Gli elettori fuori sede devono presentare richiesta di ammissione al voto presso il comune in cui si trovano temporaneamente.

  • scadenza per la domanda: 4 maggio 2025 (35 giorni prima del referendum).
  • possibilità di revoca: fino al 14 maggio 2025.

Entro 20 giorni dal referendum, ossia entro il 19 maggio, il Comune di domicilio dovrà ottenere la certificazione del diritto di voto dal Comune di residenza. L’elettore verrà poi registrato nelle liste elettorali del comune in cui voterà.

Documentazione


ELENCO AGGIUNTO – CONFERMA DISPONIBILITA’ ALLA NOMINA DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE:


Gli elettori All'Estero

il cittadino italiano iscritto AIRE che opta per il VOTO IN ITALIA dovrà inviare al Consolato italiano all’estero la propria opzione per iscritto tramite il modello allegato al presente avviso compilato in tutte le sue parti e sottoscritto dall’elettore optante accompagnato dalla copia di un documento di identità del dichiarante ENTRO E NON OLTRE il 10 APRILE 2025.
È onere dell’elettore verificare che la propria istanza venga ricevuta dal Consolato italiano nei termini indicati.
Si informa che la scelta del voto in Italia può essere revocata con le stesse modalità per il suo esercizio entro e non oltre il 10 aprile 2025.
Si ricorda che l’opzione del voto in Italia è valida solo per la consultazione elettorale per la quale viene esercitata.

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Cosa serve

Alla domanda devono essere allegati:
• copia di un documento di riconoscimento in corso di validità;
• copia della tessera elettorale personale;
• certificazione o altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede.

 

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Cosa si ottiene

Entro il 3 giugno (ossia entro il quinto giorno antecedente la data della consultazione) il Comune di temporaneo domicilio rilascia all’elettore fuori sede, anche mediante l’utilizzo di strumenti telematici, un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.

Entro il 3 giugno (ossia entro il quinto giorno antecedente la data della consultazione) il Comune di temporaneo domicilio rilascia all’elettore fuori sede, anche mediante l’utilizzo di strumenti telematici, un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.

Nelle giornate di voto gli elettori fuori sede dovranno presentare presso la sezione assegnata:

• la tessera elettorale;
• un valido documento di riconoscimento;
• l’attestazione di ammissione al voto.

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Tempi e scadenze

Entro 20 giorni dal referendum, ossia entro il 19 maggio, il Comune di domicilio dovrà ottenere la certificazione del diritto di voto dal Comune di residenza. L’elettore verrà poi registrato nelle liste elettorali del comune in cui voterà.

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Unità organizzativa Responsabile

Ultimo aggiornamento: 12 maggio 2025, 17:20

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