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Città di Ariccia

Musei

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Palazzo Chigi Ariccia

 

Il Palazzo Chigi di Ariccia rappresenta un esempio unico di dimora barocca rimasta inalterata nei secoli, a documentare il prestigio di una delle più grandi casate papali italiane: i Chigi. Il Palazzo, trasformato in una fastosa dimora barocca da Gian Lorenzo Bernini, è adibito a museo e centro di molteplici attività culturali: mostre, concerti, visite guidate, conferenze, convegni, programmi di studio

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Palazzo Chigi in Ariccia

 

Locanda Martorelli

 

Casino Stazi e Locanda Martorelli Il secondo edificio che affaccia sulla Piazza di Corte (Corso Garibaldi, nn. 4-6), già sede della celebre Locanda Martorelli, storica tappa del Grand Tour, fu sistemato dal possidente ariccino e impresario-indoratore Giovan Battista Stazi attorno al 1768. Conserva nella Sala al piano nobile un ciclo di dipinti murali eseguiti nel 1770-71 dal pittore polacco Taddeo Kuntze (1730-1793), che illustrano le origini storiche e mitologiche dell’antica Aricia (Ippolito e Fedra, Esculapio riporta in vita Ippolito, La caccia di Diana, Virbio e l’esercito aricino, Il Tempio di Diana Aricina, La congiura di Turno Erdonio, La morte di Turno Erdonio, La battaglia tra Latini e Romani, Numa Pompilio e la Ninfa Egeria). Nel 1820 il casino fu trasformato da Antonio Martorelli in locanda, frequentata fino al 1880 circa da pittori, poeti e letterati. In una sala del terzo piano gli artisti avevano riempito di caricature e disegni fantasiosi le pareti (borghesi, briganti, preti e un autoritratto di Massimo D’Azeglio), successivamente ricoperte con carta da parati e recentemente ritrovate (1995). L’edificio assume un’importanza notevole essendo legato alla memoria degli illustri personaggi che qui trascorsero periodi di studio e svago, diffondendo attraverso le loro opere l’immagine dei Castelli Romani in tutta l’Europa. Tra di essi Corot, Turner, Ibsen, Longfellow, Gogol, Costa e tanti altri. Il piano nobile, acquisito dal Comune di Ariccia nel 1988, è adibito a mostre di arte contemporanea e Museo del Grand Tour. Un’iscrizione fatta porre sulla facciata dal poeta Vincenzo Misserville nel 1965 riporta: “QUESTA CASA GIA’ LOCANDA MARTORELLI / OSPITO’ ARTISTI E LETTERATI DELL’OTTOCENTO / CHE ATTRATTI DALLE BELLEZZE DEL “NEMUS” ARICCINO VI SOGGIORNARONO / TRAENDONE ISPIRAZIONE PER OPERE IMPERITURE / FRA I TANTI / G.M. GUGLIELMO TURNER-INGLESE / G. FEDERICO OVERBECK-TEDESCO / ANTONIO LIGETI-UNGHERESE / TADDEO KUNTZE-POLACCO / FEDERICO MULLERTEDESCO / MASSIMO D’AZEGLIO-ITALIANO / ENRICO IBSEN-NORVEGESE / ANTONIO
RICHTER-TEDESCO / NINO COSTA-ITALIANO / G. CRISTIANO ANDERSEN-DANESE / PIETRO CORNELIUS-TEDESCO / H. JORGEN HAMMER-DANESE / ORAZIO VERNETFRANCESE / ENRICO LONGFELLOW-AMERICANO / ARICCIA NON IMMEMORE / LI ACCOMUNA NEL RICORDO AI POETI CHE DA OVIDIO A D’ANNUNZIO / MIRABILMENTE CANTARONO LA SELVA ARICCINA / E I SUOI LUMINOSI ORIZZONTI / MCMLXV”. (11)