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Città di Ariccia

Dai Savelli, ai Chigi, a Bernini ad oggi: “Palazzo Chigi in Ariccia”. Nel volume di Francesco Petrucci una storia di vita e arte – Diretta Streaming ore 17:00

link alla diretta streaming
https://youtube.com/live/l1sXlS784_o?feature=share
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa monumentale pubblicazione è la sintesi di oltre quarant’anni di studi e di ricerche dell’arch. Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi sin dal 1988 (anno dell’acquisto da parte del Comune di Ariccia), a partire dagli studi universitari, al libro del 1984 che recepiva la sua tesi di laurea sul monumento, ai numerosi aggiornamenti confluiti in riviste scientifiche, guide e cataloghi di mostre.
Un lavoro necessario che finalmente mette in giusto risalto la grande valenza artistica e architettonica della dimora chigiana, anche grazie alla qualità di editing e stampa dell’editore Gangemi.
Ma il libro in due tomi non è solo questo.
Esso inserisce l’immobile storico nel contesto del complesso barocco di Ariccia con cui forma un insieme unitario e inscindibile, grazie alla progettazione del genio del Bernini, comprensivo della piazza di Corte, del parco e delle numerose fabbriche seicentesche.
Il lavoro tratta anche del vecchio feudo chigiano con le sue vaste tenute, ripercorrendone le vicende fino alla dissoluzione del grande latifondo nel secolo scorso.
Ma è anche la storia dei Chigi e di come l’illustre casata romana viveva durante le lunghe e periodiche villeggiature ad Ariccia. Insomma, non solo un libro d’arte e d’architettura, ma anche di storia sociale ed economica, che ripercorre l’intera storia di Ariccia dall’antichità ad oggi attraverso il fulcro propulsore del palazzo ducale.
Una pubblicazione che potrà essere utile strumento per gli studiosi e per gli appassionati di arte, favorendo anche una presa di coscienza da parte della popolazione ariccina dell’importanza del proprio patrimonio culturale. Essa fornirà inoltre un riferimento conoscitivo imprescindibile alle amministrazioni pubbliche per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione di tale enorme patrimonio, anche a fini turistici e di ritorno occupazionale per il territorio.